(Introduzione
al sito)
Troppe sono le domande che mi vengono poste dai
giornalisti, dai critici e dalla gente più comune che accompagna
letteralmente le mie mostre su di uno zibaldone che conservo gelosamente.
A volte sono indirette, neppure espresse, oppure mostrate con malcelato
interesse e ravvisabili dagli sguardi dell'osservatore. Ma è così
il Mestier dell'Arte -questo è il suo destino-: l'opera
una volta espressa -nell'attimo post-cogitato si muta in visione globale-
è di tutti, non più dell'artista che l'ha prodotta, realizzandola
manufacendola. In molti ne riflettono al compito e al destino dell'arte.
Guardando all'etichetta di molti siti, una sorta di "trend"
informatico imperversante, ho voluto anch'io "uniformarvi" a
mio modo -ricordate che l'artista è il perfetto blasé-
per esprimere molte mie considerazioni, forse riflesse e ragionate dall'incontro
-a volte perfino "scontro"- con gli altri, e perciò,
forse, anche con Voi.
Perché sono fatto così e
così mi ha fatto Mammà!
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