«Questa
è la sezione dedicata a volti di Santi, Beati, Servi di Dio che
hanno segnato la mia crescita spirituale e personale. Ritengo che queste
figure siano state “guida ai miei passi” nel seguire, al di
là di ogni bigottismo, la mia giusta meta.
Scevro degli stereotipi di una pietà popolare diffusa ho raffigurato
i santi della mia terra e della mia terra interiore, certo di essere “cittadino
del mondo”…
Sulla scorta della
emotività ambientale è certamente il Venerabile don Luigi
Talamoni, uniti entrambi dall'affetto per la nostra Città, insieme
al pavese San Riccardo Pampuri, Erminio Filippo medico del Fatebenefratelli.
Per quelli “esterni” alla mia diocesi -ed alla mia regione-
ho cercato di rappresentarli animato dalla sensazioni dei luoghi. Questi
ritratti sono quasi “impressioni” della loro vita in un determinato
ambiente. Ecco allora: Maddalena Volpato, veneta, e Benedetta Bianchi
Porro, il Cardinal Schuster, il Beato Pier Giorgio Frassati (disegnato
dopo aver respirato il vento di Pollone ed essermi recato sulle sue Alpi
biellesi, in particolare in visita alla Madonna di Oropa), l’altoatesino
Joseph Mayr-Nusser morto di edema di fame pur di non pronunciare il giuramento
alle famigerate SS (come per Giorgetto –così lo chiamava
il padre senatore e diplomatico nonché proprietario della “Stampa”
di Torino- l’emozione della luce di Stella di Renon venendo da Ober
Bozen mi ha dato modo di riflettere su questo splendido padre di famiglia
ed esempio di cristiano).
E per finire due iberici: San Josè Maria, detto “El Padre”,
fondatore dell’Opera (l’Opus Dei) insieme al suo connazionale
Beato Ceferino Gimenez Malla, detto “El Pelé”, rom
cattolico, morto martire dopo una vita dedita alla carità per gli
altri suoi fratelli rom meno abbienti e alla compravendita di cavalli.
Tutti questi ritratti
devono essere pensati –come durante le nostre installazioni- accompagnati
ai cavalli dell’Apocalisse del Diciannovesimo Capitolo.
I destrieri sono montati da “Milizie Celeste”. Eccoli dunque
sfrecciare davanti ai nostri occhi sui loro cavalli leukos…»
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