parlato contorto |
parlato secco |
parlato semplice. |
«Questi tre "segni" rappresentano:
- Parlato secco ovvero la "Asserzione": Linea retta verso
il punto: "Asserire"
- Parlato semplice ovvero la "Interrogazione". Linea libera
verso il punto: "Interrogarsi"
- Parlato contorto ovvero il "Discorrere". Linea ondulata
verso il punto: "Discorrere"
Questi tre "parlati" -primari e costituenti- sono esposti
di continuo dall'uomo e compiutamente codificati o composti in assunzioni
sinergiche o distinte.
Questi "segni" sono gesti del parlato. Nascono da uno scritto
profondo che ci segue e ci precede. La relazionalità stessa si
coniuga seguendo questi tre schemi.
Questi non sono che "alfabeti"della comunicativi-tà,
che rientrano in una più ampia sfera -che li contiene-:
"il linguaggio".
Non sono solo "punti", "rette", "piani",
bensì "let-tere dell'alfabeto della inter-relazionalità"...
Non solo riflessioni geometriche ma ora "analisi semantiche"!
Segni disfonici nel caos della vita!
Non sono segni freddi ma "parlati dell'anima" che interagiscono
con la forza dell'espressione di sé e del confronto con gli
altri.
(...)
Sono solo "minimali" segni di un
senso perduto che si ritrova semplicemente parlando
Sono solo "minimali" segni di un
senso perduto che si ritrova semplicemente parlando
Sono solo "minimali" segni di un senso perduto
che si ritrova semplicemente parlando».
Monza, 9 settembre 1992
ALESSIO VARISCO, Magister artium
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