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La Nazione, 04 ottobre 2000 |
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INAUGURAZIONE DELL’ARTISTA
MONZESE AD ASSISI
In mostra opere dedicate alla Madre di Dio
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Assisi -
«Lo spazio realizzato nella Chiesa Capitolare di Santa Maria delle
Rose si è ancora una riempito di immagini dense di significato, evocatrici
di emozioni forti, destinate ad incidere in profondità, nella coscienza.
Il merito è di un giovane artista monzese -Alessio Varisco- appena
ventitreenne (si firma AV76 dal suo anno di nascita) eppure già noto
ben oltre il territorio d’origine ed apprezzato dal pubblico e dalla
critica. Insieme alla madre Teodolinda e alla sorella Chiara Rita Benedetta
costituisce il nucleo centrale di “Técne” una singolare
cooperativa artistica impegnata nella ricerca di crescita interiore per
trasmettere agli altri contenuti e valori. Il Vescovo di Assisi -Mons. Sergio
Goretti- presentando la mostra, per la quale auspica pieno successo, conclude
affermando che “l’arte della Famiglia Varisco ci aiuta a scoprire
ciò che è al di là e sopra di noi”. Questo assunto
diviene pienamente condivisibile dopo aver sostato davanti ai dittici policromi
che giustamente sono intitolati “percorsi”, dell’uomo
verso Dio. Negli stilemi pittorici di quest’Autore si avverte l’influenza
del nonno materno Mario, futurista, amico di Pablo Picasso, che lo ha educato
al linguaggio dei segni, ma la vulcanica creatività, intuibile nelle
opere giovanili quando da insolito “teen-ager” si cimenta nel
tratteggio e il chiaroscuro, esplode incoercibile in un cromatismo di albe
e tramonti incastonati dalle montagne che lo attirano nella sua persistente
ansia di ascendere. Ed è proprio “su alte vie” (il tema
della mostra) che Alessio Varisco ci conduce con determinazione ed autorevolezza
costringendoci al “mea-culpa” come quando i suoi cavalli -indimenticabile
quello di fuoco dell’Apocalisse- diventano accorata denuncia di un
mondo in disfacimento. Non c’è tuttavia disperazione nel suo
messaggio ma la certezza di un a Fede saldamente posseduta in simbiosi edificante
con la sua Famiglia. E’ perciò facile prevedere che sentiremo
parlare ancora a lungo di quest’Autore che è già approdato
nella nostra regione con una permanente allestita nella Chiesa di San Francesco
di Orvieto e dedicata all’immagine di Maria -Theotokos, Madre di Dio-
della quale propone ripetute interpretazioni sature di mistero ma nello
stesso tempo presaghe di teofania e di epilogo salvifico. Merita quindi
un plauso la Commissione Diocesana per i Beni Culturali che, grazie alla
scelta oculata di Teresa Morettoni, ci ha fatto conoscere ed apprezzare
una autentica promessa dell’Arte contemporanea».
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PIO
DE GIULI
Presidente emerito "Rotary Club" - Assisi
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