Villasanta, 17 aprile 1999 | ||||
«EXODUS» IN MOSTRA | ||||
Il pittore Alessio Varisco espone in Villa Camperio VILLASANTA – Questa armonia delle diverse espressioni artistiche è peraltro l’intento precipuo di Técne, associazione culturale e artistica cui hanno dato vita la pittrice monzese Teodolinda Varisco ed il figlio Alessio che offre alla fruizione della Villa Comunale, abbinandole alle sculture del giovane artista umbro Michele Golia, in una mostra che non è solo arte figurativa ma anche installazione e scenografia carica di suggestioni e di richiami. Exodus (10-30 aprile ‘99 in Villa Camperio a Villasanta) è una mostra in cui le opere plastiche e quelle pittoriche vivono quasi in osmosi, in cui le suggestioni di luce della pittura di Alessio, strade, vie di luce e cammini che sono frutto di una lunga meditazione spirituale, si integrano con le forme morbide e scabre ad un tempo delle sculture di Golia che recuperano, declinandola in una sintassi moderna, una tecnica antica. Il tema della comunicazione, della linea, dei percorsi a volte impossibili, è tracciato da Alessio con la sua pennellata piena, a tratti materica che rende con vivezza e profondità lo spessore di un cammino e di una riflessione profonda che, giovanissimo, l’artista ha intrapreso fino a giungere alla scoperta del simbolo della Madre di Dio in cui gli emblemi della carnalità si coniugano alla dimensione della luce. Il percorso di questo giovane monzese appare decisamente interessante, carico di sviluppi, anche se al fruitore troppo frettoloso questa pittura può apparire eccessivamente concettuale e simbolica; rimane il piacere di vedere un’opera in continuo progresso che rivela un lavoro incessante di scavo nella dimensione, anche religiosa della vita, intesa come “cammino”. La pennellata materica di Alessio ben si sposa alle sculture di Michele che riproduce nella sue opere la morbidezza della sua terra, carica di antica sapienza artigianale (e lo dimostra il modo in cui tratta le sue terre) e di gusto per la linea semplice che si articola nelle figure che, abbinate danno luogo a un grande intreccio che rispecchia la complessità del reale, dove tutto è collegato, in un cerchio di affetti, forze e tensioni che sono ben espresse da queste composizioni plastiche che riecheggiano temi e linee dei grandi maestri del nostro secolo, coniugate a una interpretazione personale della tecnica del bucchero che richiama i vasi etruschi e l’abilità e l’amore artigianale con cui l’abile manualità dell’artista plasma le sue figure e crea moduli. Facile quindi essere presi nella rete, così suggerisce l’allestimento della mostra (curato da Técne Art Studio), delle suggestioni di questi due giovani che cercano di esprimere realtà e verità universali attraverso la loro ricerca artistica. “Il Cittadino" Edizione della Brianza Villasanta Sabato 17 aprile 1999 CULTURA, pag. 16 |
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Prof.ssa CLAUDIA SALA, Giornalista ed Editorialista |