Cronaca di Monza - Cultura
e Spettacoli |
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PERSONAGGI Il giovane artista monzese sperimenta ora i giochi di luce |
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Varisco, nuovi successi MONZA – (abr) Un’estate densa di soddisfazioni e di impegni per Alessio Varisco, maestro d’arte, il pittore dei cavalli. Il giovane artista monzese, in questi giorni, ha concluso con successo una personale a Lugano. Ma non avrà neppure il tempo di riposarsi, catapultato in nuovi impegni. Alessio a settembre insegnerà in un noto liceo milanese, non perdendo l’occasione per farsi conoscere e apprezzare anche dall’ambiente culturale metropolitano. Che già in questi mesi ha avuto moto di conoscere le sue opere navigando sul suo sito (www.alessiovarisco.it) che ha ottenuto ottime recensioni. Alessio, in continua evoluzione sulla tela, oltre all’amore per l’equitazione e per gli equini adesso sperimenta una nuova passione. Quella per la luce. Quella per i raggi rubati attraverso l’obiettivo fotografico sugli splendidi monti dell’Engiadina, tuffandosi nei racconti che di quella terra montana ha fatto il filosofo Nietzsche nel suo «Così parlò Zarathustra»- Alessio si emoziona davanti ai quei raggi che, a seconda delle stagioni, si incagliano tra i rami spogli, quelli verdeggianti e sulle acque gelide del lago. Raggi che si riflettono sulla neve creando straordinari giochi di luce. E’ questa la nuova sperimentazione artistica del giovane Varisco che, nel corso di questi anni, sulla tela ci ha emozionati con le sue evoluzioni interiori e pittoriche. Ora sta andando oltre. Non solo colore, non solo linea, non solo spontaneità che non è mai comunque immediatezza ma uno studio preciso del soggetto e del colore. Ora Alessio Varisco si sta divertendo anche con la materia dando vita a nuove composizioni davvero originali. Oltre che con le immagini. «Questa è una fase di svolta - ha commentato - Dettata da un percorso che parte dalla fotografia per raggiungere l’opera d’arte. Una sorta di caleidoscopio immerso nel caos interiore di nietzschiana memoria da cui si genera la stella danzante, la voglia di natura». Un fascino quasi mistico ben reso nelle sue opere dove dietro alle linee e ai colori si nasconde una verità più intima. Giornale di Monza Martedì 17 agosto 2004 Cultura - pag. 6 |
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BARBARA APICELLA, Giornalista |