Monza, 16 gennaio 2001 | ||||
Il
pittore del Pontefice |
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PERSONAGGI
- Alessio
Varisco ha donato un’opera al Santo Padre Una grande soddisfazione per un pittore che sta riscuotendo un grande successo nel centro Italia, soprattutto in prestigiosi spazi nelle abbazie e nei conventi. Una scelta non casuale: infatti, oltre a realizzare opere realistiche che riproducono splendidi puledri e cavalli, l’animale preferito dal Varisco che non perde occasione per cavalcare per trarre ispirazione, il giovane si è orientato verso una fase astratta, della «Theotokos», ossia della Madre di Dio, e dei percorsi astratti con grafosegni sui temi della comunicabilità e della incomunicabilità: «Il cavallo è uno dei miei soggetti preferiti - ha spiegato Alessio Varisco -. E’ il simbolo della libertà, non solo espressiva, ma anche interiore. Il Duemila è slato un anno molto importante. Qualche volta non trovo la fonte di ispirazione. Nulla di strano. L’arte è ricerca, è tormento. Per il 2001 ho deciso di passare a una nuova fase, quella "barocca", che non è mero rovesciarsi di forme ed esteriorità. Lo scopo è raggiungere l’infinito con quella esaltazione di forme, colori e luci che ci vengono forniti anche dagl straordinari paesaggi delle nostre Alpi italiane e svizzere». "MONZA SETTE" IL SETTIMANALE DI MONZA E BRIANZA Cultura - PERSONAGGI MARTEDI’ 16 Gennaio 2001 |
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BARBARA APICELLA , Giornalista |