Milano, luglio 2005 | ||||
Testimonianza di un ex docente | ||||
«Quando penso agli artisti, all'arte, non riesco a fare a meno di concepire un elogio ed una qualche forma di ringraziamento. L'opera d'arte è un dono che nasce dalla fatica di chi con generosità si fa interprete, di ciò che riesce ad ascoltare o vedere, anche in assenza di suono e di luce. E si tratta quindi di un ascoltare e di un vedere multiformi, che vanno oltre la mera percezione sensoriale, poiché sono già inizio di un percorso che attraverso riflessioni ed elaborazioni approda alla realizzazione dell'opera.
Le scuole, di pensiero o di formazione, intervengono solo per arricchire, con i contesti culturali che ad esse sono propri, una sensibilità ed un interesse dell'artista che spesso sono già dati, in quanto preesistono. Mi vengono in mente queste riflessioni avendo da poco incontrato, dopo tanti anni, Alessio Varisco, che in questa occasione mi ha parlato del suo lavoro, mostrandomi alcune immagini. Non ho potuto fare a meno di ricordare come egli era da studente, quando frequentava l'Istituto d'Arte nel quale insegno. Ricordo che amava il disegno e la costruzione. Ricordo anche, che cercava sempre di riferire l'esperienza specifica di un determinato momento ad un contesto più ampio di cui delineava con precisione ambiti e riferimenti, attraverso opportune citazioni. Per questo poneva sempre tante domande,era esigente verso se stesso e verso i propri insegnanti. Nel suo lavoro di oggi sono presenti queste premure. Si evince, guardando le sue opere, un bisogno di conoscenza attraverso cui dare serenità ai tanti dubbi e incertezze che riguardano la nostra vita quotidiana». |
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Prof. Domenico Cavallo Architetto, Docente geometria descrittiva all’Istituto Statale d’Arte Sperimentale, Villa Imperiale di Monza
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