«Alessio,
che
sorpresa!
Volare con il sentimento fra i colori di Munch e riportarne la luce.
Spegnere quel grido con il lampo giorgionesco che compare sì, ma
in un tempo immobile e assorto, mentre quell’urlo, di quali tragici
eventi fu profeta.
E
tu, invece, con il candore riporti a una calma di cui l’uomo ha
bisogno ma solo talvolta immagina, ed a cui tanto spesso volta la schiena,
perdendosi in vani sogni di gloria.
Ma l’arte è un’altra cosa e tu con tua Madre hai veduto,
e ci riporti alla luce di un sogno vero che non può tradire.
Ed
anche coloro che ignorano volutamente la forza di un dramma e la novità
della Epifania, sanno infine di perdere il senso vero delle cose.
Ma il succo, la sostanza tu non l’hai perduta ed hai, anzi, acquisito
ciò che conta».

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