Port’Ercole, 6 settembre 2004 |
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"Fili invisibili" annodano il pensiero di chi possiede questo plusvalore cioè la capacità di svincolarsi dalle lusinghe dell'effimero | ||||
«Caro
Alessio, Condivido le tue bellissime parole che "fili invisibili" annodano il pensiero di chi possiede questo plusvalore cioè la capacità di svincolarsi dalle lusinghe dell'effimero per percorrere, pur solitario, i sentieri della meditazione. I tuoi discenti sono sicuramente privilegiati per avere un maestro che li guida con l'umiltà della sapienza, verso percorsi autentici pur attraverso i labirinti delle tentacolari sollecitazioni di una umanità dolorosamente prigioniera del benessere. Quei fili invisibili che tu offri ai tuoi allievi, noi cerchiamo di annodarli con chi si unisce all'urlo all'indifferenza per favorire una eco forte ed impetuosa da contrapporre a chi attenta alle Engadine, ai cuori verdi ed ai tomboli che questa nostra Terra offre francescanamente, rinunciando anche al doveroso rispetto. I tuoi cavalli, liberi ed impetuosi come gli elementi della natura, le tue marine, la sospensione nell'eterno dei paesaggi e dei tramonti engadinesi (ho vissuto in Svizzera due anni e condivido le tue emozioni) sono un inno al creato ed alla sua poetica che tu interpreti da autentico e sopraffino Maestro. Le immagini delle opere che ci hai inviato sono online. Un
cordiale saluto da www.gheoart.org e mio personale». |
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LUCIO
VITALE |