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Maria,
donna elegante
«Santa
Maria, donna elegante, liberaci da quello spirito rozzo che ci portiamo
dentro, nonostante i vestiti raffinati che ci portiamo addosso,
e che esplode tante volte in termini di violenza verbale nei confronti
del prossimo.
Come siamo lontani dalla tua eleganza spirituale!
Donaci, perciò un soprassalto di grazia che compensi le nostre
intemperanze. E facci capire che, finché non vedremo in colui
che ci sta accanto un volto da scoprire, da contemplare e da accarezzare,
le più sofisticate raffinatezze rimarranno sempre formali,
e i più costosi abbigliamenti non riusciranno a mascherare
la nostra anima di straccioni.
Santa Maria, donna elegante, tu che hai colto con tanta attenzione
il passaggio di Dio nella tua vita, fa’ che anche noi possiamo
captare la sua brezza. Anche lui è molto elegante, e difficilmente
irrompe nella nostra storia con la potenza del fuoco o dell’uragano
o del terremoto; ma come sul monte Oreb, si fa sentire nello stormire
leggerissimo delle fronde.
Aiutaci a intuire tutta la delicatezza di Dio in quella espressione
biblica con la quale egli, il Signore, esprime quasi il pudore di
disturbarci (forse a Giovanni, mentre scriveva l’Apocalisse,
quelle parole gliele hai dettate tu): “Ecco io sto alla porta
e busso. Se uno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò
da lui, cenerò con lui, ed egli con me”».
(da “Maria,
donna dei nostri giorni” di Mons. Tonino Bello, Vescovo di
Molfetta)
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