Ricordando un dipinto
Mi ricordo una sera...
«Cara artista la tua non sarà una pittura-pensiero ma preghiera-pittura. Lo è stata sempre anche quando vomitavi il dolore, continuerà ad esserlo anche per glorificare il Signore».
«Mi ricordo una sera il tuo volto un po’ pensoso
e dentro un tumulto, un piccolo Getzemani e come un asceta tu hai pregato
nel modo più vero confidandoti con il Padre.
Le tue mani hanno iniziato a cantare Inni al Signore, sporche di olii hanno
tratteggiato grandi opere dello Spirito.
Questo è il tuo vero senso del compiere l’arte che non sia
mercenaria poichè giustamente confessione con sé e con Lui
attraverso la materia aprendosi in una confessione pubblica...»
don Luigi Serenthà
(già Rettore Magnifico Seminari Milanesi,
Professore di Teologia)