MOSTRA. Negli spazi espositivi di Villa Camperio
Teodolinda Varisco negli spazi espositivi di Villa Camperio
Tele di L50, la «mistica della luce»
«VILLASANTA - Con la mostra “Eidos. Immagini delle idee”,
la pittrice L50 (pseudonimo curioso che nasconde l’identità
della gentile Linda Varisco) presenta per la prima volta la sua produzione
in Villa Camperio. Lo spazio espositivo comunale ospita questa personale
di un’artista la cui pittura è caratterizzata da richiami netti
a vicende e temi della storia dell’arte contemporanea con particolare
riferimento a certe individualità della pittura novecentesca e alle
tematiche e ai linguaggi dell’espressionismo tedesco. Si tratta di
un’arte carica di forti richiami simbolici che, lungi dal rimanere
nascosti o inespressi, emergono nettamente, fino a prevalere sulle immagini
di fondo che diventano così solo un pretesto evocativo, immagini
che ne richiamano in sé altre.
L’allestimento della mostra è originale, tanto che lo si potrebbe
definire una sorta dì scenografia. L50 ha infatti scelto di inserire
i dipinti in una grande rete che simboleggia la vita, la sua complessità,
le infinite relazioni, le infinite idee che in essa si intrecciano. Alcuni
critici hanno parlato di “mistica della luce” per le opere di
questa pittrice che cerca di cogliere grandi temi legati alla spiritualità
attraverso esplosioni di forma e colore, con la materia pittorica che si
riveste di luce ed emerge dal pannello per invadere quasi lo spazio antistante.
Le opere di L.50 interpellano lo spettatore perché esprimono con
forza alcuni grandi interrogativi, perché evidenziano, accanto alla
dimensione umana, quella mistica e ascetica, sottolineata dalle didascalie
che accompagnano ogni quadro.
La mostra è forse caratterizzata da un eccessivo affollamento di
opere che a volte ne rende difficoltosa la lettura e la comprensione completa,
ma mette in luce una personalità artistica che non arresta mai la
sua ricerca di senso e di significato nell’arte e nella vita stessa.
Il valore autobiografico di molti dipinti è testimonianza di questa
tensione verso una espressione pura e luminosa, fatta di figure che prendono
consistenza in una ricca tavolozza cromatica e in uno spessore materico
del colore che testimonia la difficoltà di staccarsi dagli elementi
concreti per arrivare alla effettiva e completa dimensione della luce.
La tematica religiosa, che pervade l’intera mostra. è rivissuta
in modo personale e proposta attraverso la lettura, a livello di citazione,
dei grandi che nel nostro secolo hanno affrontato questo tema, in particolare
l’accenno a Rouault e alle sue figure di Cristo appare come il richiamo
più esplicito in questa personale che si pone come tappa significativa
del cammino intellettuale e artistico di una donna che ha trovato un linguaggio
per esprimere paure. sogni e speranze di certezze nella sua pittura.
La mostra che è stata inau2urata lo scorso sabato 27 giugno con un
intervento critico introduttivo del professor Bertazzini. rimarrà
aperta fino a domani. domenica 5 1ulio (orari: sabato 15-18.30: domenica
10—12, 15—19)».
CLAUDIA SALA
"Il Cittadino - Edizione Brianza"
Sabato 4 luglio 1998