in omaggio a Nietzsche

Ed ecco un’aquila volteggiava in cielo facendo grossi circoli! Aveva infatti udito lo stridere acuto dell’uccello. Ad essa era appeso un serpente, non come preda, ma come un amico: le stava infatti inanellato al collo.

[…] “ho trovato più inganni tra gli uomini che in mezzo alle bestie perigliose”. Dette queste cose Zarathustra si ricordò del saggio della foresta, sospirò e così parlè al suo cuore: fossi più intelligente! Più intelligente in ogni fibra, come il mio serpente! Ma ciò che chiedo è impossibile: perciò pergo il mio orgoglio di seguire sempre più la mia intelligenza! E possa almeno il mio orgoglio volar via con la mia follia!.

[Prefazione di Zarathustra, n.10]


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